lunedì 23 marzo 2009

da’namaste : il viaggio intimo e catartico in fondo al tunnel

Un’intervista “altra” per una band che ormai è al di fuori (meritatamente) dei confini angusti e soffocanti dell’underground salernitano.

La recensione del loro "In2i" la trovate qui:

http://ilmondodiedu.blogspot.com/2008/08/danamaste-in2i.html

Credo che un’introduzione all’intervista con Teresa ( voce e chitarra dei da’namaste) sia solo forviante e inutile vista la complessità dei concetti e delle ispirazioni del nuovo album in2i. Quindi bando alle ciance…
Partiamo con una domanda che di solito si chiede alla fine. Ora che il vostro nuovo cd è finalmente uscito quali sono le vostre aspettative, le vostre ambizioni? E guardando per un attimo indietro alla fase di creazione e registrazione come vi sentite adesso?
Quando abbiamo registrato le 11 tracce del disco non sapevamo cosa potesse accadere, non eravamo assolutamente certi di poter trovare una produzione e tanto meno una distribuzione nazionale, per cui la fase di costruzione e di registrazione ha risentito di questo stato di attesa e di confusione generale…Abbiamo però avuto la fortuna di far coincidere in un'unica persona (Francesco Tedesco) la figura del cantante/chitarrista con quella di tecnico del suono (non sempre accade che chi ti cura la registrazione è un componente del gruppo, cosicché - quando accade - puoi incazzarti, urlare, prendertela comoda, ripetere il pezzo finché non ti piace!) ed è per questo che in studio IMRecording si è creato un clima di relax e di libertà espressiva che non avevamo provato durante le registrazioni di Priva di rilievo! Quando poi – inviando i provini dei primi quattro pezzi – abbiamo visto che la Tomato/Cni era interessata ad ascoltare gli altri brani, è stato emozionante… Ora che in2i è uscito la nostra aspettativa principale è riuscire ad attirare l’attenzione della gente, di chi ascolta musica e di chi la fa, poter “arrivare agli altri” e poter suonare tanto, e dappertutto.
C’è stato qualcosa o qualcuno che ha influenzato particolarmente le vostre composizioni?
E’ impossibile che il contesto, gli eventi, la musica che ascolti, i film che ti piacciono, il modo di guardare il mondo, non influenzi una composizione…se poi metti che il lavoro di gruppo è tale proprio perché si incrociano menti diverse, nel nostro caso quelle di quattro persone, è intuibile la difficoltà nel dire cosa ha influenzato una creazione. Nello specifico, dal 2003 ad oggi abbiamo vissuto, sul piano personale, momenti d’angoscia, di quelli che fanno parte della vita stessa ed è giusto che sia cosi, ma la musica ha fatto da basso continuo, come via di rinascita e di crescita, e i pezzi di questo disco ne sono sicuramente l’espressione.
Mi sbaglio o le atmosfere dei pezzi sembrano essere meno cupe ed ermetiche e più personali e “lampanti”? Sembra quasi che abbiate voglia di essere più chiari con i fruitori della vostra musica?
Si, è vero. Il nostro tentativo è stato quello di usare parole più semplici per raccontare la complessità... Forse qualche anno fa era quasi una convinzione inconscia che le parole del “quotidiano” non rispecchiassero la complessità della vita, delle cose che accadono, la loro profondità. In quest’ultimo periodo ci siamo accorti che è molto più difficile approdare a questa limpidezza, e che gli scrittori che lo sanno fare sono davvero dei grandi.
Usare le cose comuni per raccontare la profondità: credo sia una qualità difficile da raggiungere, e noi siamo appena all’inizio.
In “In2i” ho riscontrato una qualità di concetti e di idee musicali così elevate da non potervi ormai più considerare una band “Underground”. Sei d’accordo?
Lusingati, ma non d’accordo! L’underground è una condizione, in Italia non c’è mediazione, o vendi milioni di dischi, o rimani una band che come le altre cerca di costruirsi – a fatica – uno spazio per sé.
Nei testi il trait d’union sembra essere “l’inverno” come attesa che può dare assuefazione e sconforto insieme ma anche come passaggio verso una stagione migliore? Qual è la nuova stagione dei da’namaste?
E’ una bella interpretazione la tua, e giusta. L’inverno è una stagione in cui tutto si ghiaccia, è senza nascita, senza vita…ma è la premessa per la “bella” stagione.
E la nuova stagione è questa, questo tempo! E’ questo inizio del 2008 che sta portando tante cose nuove, tanti eventi attesi da tempo, tanto entusiasmo, energia, rumore, lavoro, passione… Stiamo vivendo un momento molto bello ed è una gioia poterlo condividere con persone meravigliose.
Ho definito nella recensione allegata il vostro primo cd “Priva di rilievo” come un album con sfumature di “grigio” mentre nel nuovo il colore dominante è il “bianco”. Che ne pensi?
Bianco come la neve, come la luce, come la biancheria pulita, come la purezza delle cose essenziali…(ci piace!).
Parliamo del video tratto dal pezzo “Come ora”. L’ho visto su my space ed è montato e prodotto in maniera impeccabile. Sembra quasi una storia Noir in musica. E’ stata vostra l’idea del personaggio incappucciato?
L’idea era proprio quella di creare un piccola storia Noir… Il personaggio incappucciato è un uomo solo, ed è in questa solitudine che combatte contro il male dei suoi ricordi, il percorso che fa - dall’acqua allo specchio della sua stanza - è la sua vittoria.
Il video è stato ispirato a un mio sogno reale di tanti anni fa (un uomo che cammina scalzo su dei capelli, i suoi), ci sembrava simbolico… l’abbiamo proposto ad Antonello Novellino (regista) – che abbiamo apprezzato per il cortometraggio “La pianta”, ma che ultimamente ha realizzato tanti bei lavori - ed ha riadattato, con grande professionalità, queste “immagini oniriche” sulla musica di Come ora, girando alcune scene in Marocco dove si trovava i giorni immediatamente precedenti alla realizzazione delle riprese del videoclip. E’ da quei posti che Antonello ci ha portato la djellaba, l’abito tradizionale marocchino che indossa il protagonista, l’attore Antonio Grimaldi che ha recitato in tutte le scene che appartengono al passato della storia, e che ringraziamo per aver preso parte a questa piccola realizzazione video.
I lettori interessati al cd dove e come possono trovarlo?
Con distribuzione Venus i cd arriveranno in qualsiasi negozio di dischi… ci diceva l’altro giorno il responsabile della nostra etichetta che tra una settimana i dischi saranno reperibili in tutte le città di Italia. Un altro modo più semplice e veloce è quello di acquistarlo sul web, scegliendolo nel catalogo on-line del sito della Cni che lascio qui: http://www.cnimusic.it/, oppure ai nostri concerti, ovviamente!
Un cd e un libro che ultimamente vi hanno colpito?
L’ultima cosa che ho letto è stata “Rivelazione mesmerica”, tratta dai Racconti di Edgar Allan Poe… il personaggio di Vankirk mi affascina, ho trovato il suo messaggio intenso e vero.
(Rispondo sempre in maniera personale, ché gli altri non sono qui con me…). Sto ascoltando un cd, una raccolta che mi ha lasciato un mio amico, con lo swing dei fratelli Dorsey, Benny Goodman, e altri “mostriciattoli” della musica…adoro le atmosfere che riescono a creare!
Infine domanda classica. Progetti futuri e appuntamenti imminenti per i da’namaste?
Vorremmo realizzare un secondo videoclip a breve, e intanto stiamo arrangiando nuovi brani, e poi tanti concerti. Ringraziamo tutti voi, e lasciamo qui il nostro sito ( http://www.danamaste.it/ ) affinché si possa creare un filo diretto tra noi e i lettori del tuo blog.
Grazie!!!

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