lunedì 22 giugno 2009

lA "STANDARDIZZAZIONE" COLPIRA' ANCHE IL METAL?

In questi giorni è visibile sue due riviste, note a livello nazionale (Tv Sorrisi e Canzoni e Panorama), la pubblicità di lancio di una nuova serie di cd in vendita.
Penserete:
il solito Vasco Rossi?
il solito Zucchero?
i successi di Mina?
le hit dell'estate passata e presente?
Niente di tutto questo.
La collana si intitola "Kings on Metal"!!!!!!!!!!!

Ecco lo spot:
"Ritmi scatenati, sonorità travolgenti, corde tese al massimo: ilgenere metal nasce con il fuoco dentro. concerti carichi di energia,gruppi leggendari, album insuperabili raccolti in una collana di rarapotenza: pronti al decollo?"

Evitando la battuta facile e la condanna ancora più facile, parliamo invece di musica ( perchè solo quella conta davvero) e vediamo i titoli in programa:
Kiss - dinasty
Aerosmith - Pump
Marilyn Manson - Mechanical animals
Dream theater - Images and words
Motley Crue - girls, girls, girls
Scorpions - Love at first sting
Nightwish - once
Korn - issues
Europe - The final countdown
Motorhead - Ace of spades
Manowar - Sign of the hammer
Un semplice interessato ( pur non essendo un critico oppure un giornalista specializzato) sarà capace di accorgersi che qualcosa non quadra: la corrispondenza Titolo/ Collana sembra esserci solo in parte.
Gli Aerosmith sono Metal?
Marylin Manson è una band fondamentale per la scena?
Dynasty dei Kiss è una pietra miliare della loro discografia?
Gli Europe sono da considerarsi "Kings of Metal"?
Etc. etc, etc.

Considerazioni
Questa operazione, smaccatamente commerciale, ma poco attenta, è da considerarsi bella e brutta insieme.
E' bella perchè finalmente il Metal viene riconosciuto come genere musicale serio e sfaccettato senza tirare in ballo diavoli, possessioni diaboliche e Bestie di Satana.
E' brutta perchè come dicono tanti miei amici ed appassionati, si nota che non c'è ancora una vera e propria "cultura metal" da parte degli addetti ai lavori.
E infatti si creano queste uscite un pò a casaccio pescando dal mucchio.
Hanno scelto i cd senza un criterio nè logico nè di genere.
Facile accorgersi che c'è la mano di gente non competente.
Sembra quasi fatta per gusto personale e non per soddisfare un pubblico di persone che magari vuole scoprire qualcosa di diverso dai soliti nomi.

Esempi:
Dream Theater.
Il Prog/Metal è un genere troppo " cerebrale" e difficile per una collana che vanta la proposta di far conoscere i veri "Kings of Metal."
Perchè non Iron Maiden, Judas Priest, Dio. Black Sabbath, Mercyful Fate, e qualche band Hard Rock come si deve?
Non erano scelte più logiche visto che questa band hanno fatto sul serio la storia del genere?

Marylin Manson e Korn :
Con tutto il rispetto che nutro per loro non sono Metal e non sono storici del genere.
Se si parla di band fondamentali allora andavano messi White Zombie e Faith no more in modo da poter scoprire il Crossover ( costola "eretica del Metal).
Insomma bocciata con riserva.
Finalmente la stampa generalista si accorge del Metal?
Vuole parlarne dandogli il giusto spazio e la giusta considerazione?
Allora deve farlo con cognizione di causa.
Altrimenti il tutto sfocia in una parodia senza arte nè parte ( Tenacious D docet).
Rispetto please!!!!!!!!

martedì 16 giugno 2009

DIARIO DELLE ELEZIONI COMUNALI SARNESI 2009

Sarno, Piazza IV Novembre, ore 15:30
Lo spoglio delle votazioni alla Provincia è iniziato da poco in tutti i seggi.
Le strade sono vuote e bruciate dal sole.
L’attesa si respira a pieni polmoni.
Mi dirigo in tutta fretta verso i cancelli aperti del Comune per intervistare qualche candidato alle Comunali ma tutta la piazza è deserta.
Solo una troupe di Telenuova 29 si organizza per la serata elettorale.
Alcuni avventori del bar vicino si godono il fresco al riparo dagli ombrelloni.
Tra questi il corrispondente de La Città, Gaetano Ferrentino, con il quale commenterò poi in diretta attraverso i microfoni di Radio Base Agro i risultati che via, via, ci arrivano attraverso le fonti più disparate.
Dopo un paio di ore si iniziano a vedere i primi candidati presso la sede del Partito delle Libertà nel centralissimo Corso Giovanni Amendola.
Tra questi anche il Sindaco uscente, Amilcare Mancusi.
Immediatamente chiedo di intervistarlo per la Radio e acconsente senza troppo problemi.
E’ sereno e sicuro di sé.
Commenta l’imminente schiacciante vittoria di Cirielli ( Pdl) su Villani ( Pd ) ( un provvisorio 68% su 32% dei voti scrutinati) alla Provincia con una frase profetica: “il Centro/Destra farà man bassa non solo alle Provinciali ma anche alle Comunali. I risultati sono incoraggianti.”
Non sbaglierà.
Anche la sua vittoria sul Dottore Giuseppe Corrado, suo antagonista alla guida del Partito Democratico sarà devastante: 71,54% su un misero 24,65%.
Ma questo si saprà solo a notte fonda vista le tragica lentezza con cui i seggi sarnesi compiranno la conta dei voti.
La sede del Pdl intanto si popola di persone e altri candidati.
Tutti hanno un sorriso radioso, fiducioso.
Intervisto altri esponenti di partito e tutti, come se si fossero messi d’accordo, annunciano ( chi in maniera diretta chi con toni più dimessi e cauti) che Mancusi verrà riconfermato alla giuda del paese.
Sulla domanda su una certa esagerazione dei candidati nel tappezzare la città con manifesti e volantini e sulla spettacolarità di alcune presentazioni ognuno da una propria interpretazione in linea con quanto fatto nei giorni antecedenti al voto.
C’è chi condanna la cosa come uno scempio nei confronti dei cittadini e dell’ambiente.
Chi giustifica una certa originalità e un certo folklore.
Chi ancora si pone in posizione neutra e disinteressata.
Ritorno ai cancelli del Comune dove dopo pochi minuti riuscirò a parlare con i due eletti alla provincia da parte del popolo sarnese.
Franco Annunziata e Sebastiano Odierna.
Entrambi, ovviamente del Centro/Destra.
Mentre Odierna si muove in maniera cauta affermando per lo più di voler lavorare per un rilancio del paese, Annunziata, attorniato da una folla giovane e festante, si toglie subito qualche sassolino dalla scarpa: “Ho lavorato da solo anche contro i miei stessi colleghi di partito. Questa mia vittoria mi ripaga di ogni impegno profuso.”
Lampante la diatriba politica con il Sindaco e la Giunta comunale passata, che ha infuocato le pagine dei giornali a pochi mesi dalle elezioni.
Mi sposto verso la sede del Pd.
Sorprendentemente la porta è chiusa.
In giro nessun candidato.
Dopo diversi sforzi organizzativi riesco a intervistare uno scoraggiato Claudio Pagano, candidato alla Provincia per Rifondazione Comunista: “E’ ormai sicuro che non sarò eletto ma da domani mi rimetterò di nuovo al lavoro per aiutare il mio paese.”
Per la cronaca Pagano riceverà un ottimo risultato elettorale rispetto al resto della sinistra ormai in caduta libera.
Riesco a scambiare quattro battute anche con la candidata alla lista “Insieme con Villani”, Maria Rosaria Aliberti, che con molto coraggio indicherà nella sconfitta di Corrado la litigiosità e la disorganizzazione di tutta la Sinistra.
Questa una giornata elettorale che è stata contrassegnata da una grande prova del Pdl e dalla debacle di un’opposizione già ampiamente anemica.
Mancusi rientra senza sforzo nel pieno dei suoi poteri.
E osservandolo mentre risponde alla mie domande con fare tranquillo e risoluto mi viene in mente un detto poplare molto pertinente:“il potere logora chi non ce l’ha”.

venerdì 12 giugno 2009

JACK KEROUAC, "SULLA STRADA"

Titolo: Sulla strada
Autore: Kerouac Jack
Editore: Mondadori (collana Oscar classici moderni)

"...sentivo una nuova voce che mi chiamava e vedevo un nuovo orizzonte, e ci credevo, giovane com'ero; e che importanza poteva avere qualche piccolo guaio, o che Dean mi rifiutasse alla fine, come infatti sarebbe successo, su marciapiedi di fame e letti di malattia, che importanza poteva avere? Ero un giovane scrittore e volevo andare lontano". (Jack Kerouac).


Considerato da pubblico e critica ormai come un libro di culto, Sulla Strada è principalmente il manifesto propositivo di quello che è stata la Beat Generation.
Elementi come l’estasi del viaggio, la libertà, il disagio, la critica spietata verso l’American Dream, la solitudine, il malessere esistenziale, sono ben presenti tra le pagine fitte di questo indimenticabile capolavoro della letteruatura americana.

I protagonisti sono due uomini ( o due reietti) , Sal ( in realtà l’autore Jack Kerouac) e Dean ( l’amico Neal Cassidy, un avventuriero senza fissa dimora) che in un lungo viaggio verso sud, direzione Texas e poi Messico,( durato nella realtà ben 7 anni!!!) scopriranno poco a poco che la loro è una fuga non solo dalla normalità di una vita comune( e vuota) ma soprattutto una corsa verso il nulla.

Non sarà importante "arrivare alla meta" ma soltanto essere in movimento, sempre e comunque, in modo da esorcizzare un mal di vivere e un’ansia sempre crescenti.

Ribellione e senso dell’amicizia, sfortuna e voglia di riscatto sono le solide basi di un libro scritto "in soggettiva", caratteriazzato da uno stile immediato ma di grande effetto che premia il lettore con delle descrizioni del paesaggio americano uniche nel genere.

Dulcis in fundo, una galleria di personaggi fuori dal comune e realmente esistiti:
tra i tanti l’altro scrittore, " visionario e drogato", della Beat generation W. Borroughs, alias Old Bull Lee, oppure il poeta Allan Ginsberg, alias Carlo Marx.

Io da tempo l'ho inserito nella lista dei libri che porterei su un'isola deserta.
E se questo non vi bastasse per fidarvi del mio intuito lettarario ripensate a quella volta in cui eravate disperati e tutto era contro di voi.
Riassaporate quegli istanti in cui un solo pensiero vi martellava la testa come un trapano: "mollare tutto e partire".
Chiudere la porta e affrontare l'avventura di una nuova vita ai margini del mondo.
Se almeno una volta nell'intimità dei vostri desideri più nascosti e profondi, avete sognato la vera libertà e correre, correre, correre via da obblighi e consuetudini inutili, beh!, allora Sulla Strada potrebbe diventare la vostra Bibbia.

Disco in sottofondo: The Nitty Gritty Dirt Band, "Will the circle be unbroken".

http://www.youtube.com/v/6MQYn-GvGOM

martedì 9 giugno 2009

CINEMA: TERMINATOR SALVATION

Lascio volentieri lo spazio al caro amico, Lorenzo Bianco, che dopo aver visto il film "Terminator Salvation", mi ha inviato questa lunga e interessantissima recensione.

Terminator Salvation: il quarto film della "Seconda Trilogia".

La prima trilogia ambientata ai giorni "nostri" era stata avvincente ma si era conclusa male, non tanto per il finale, che per alcuni versi poteva essere scontato, ma per come era stato girato il terzo.
Le idee non erano male, ma i personaggi non erano stati esaltanti.
Persino il vecchio Schwarzy non era stato convincente e infatti il pubblico non aveva risposto bene.
Quindi non si può parlare di una vera e propria "Prima Trilogia", in quanto il terzo film è stato girato dopo molti anni e forse solo per fare botteghino.
Con la nuova trilogia ambientata nel futuro ( dopo le esplosioni nucleari, il giorno del giudizio) la storia sembra finalmente convincente e il film non è da meno.
Nel futuro le macchine stanno avendo il sopravvento sul genere umano.
Alcune di queste macchine come il T-600 (i T-1000 e gli altri della prima trilogia non sono ancora stati costruiti), sono terribili nell’aspetto e nell’armamento ma sono piuttosto primitive, come afferma anche John Connor.
Quest'ultimo interpretato da Christian Bale, il capo della resistenza, è considerato un profeta oltre che un abile comandante ed è dato per scontato che dopo le esplosioni nucleari, sia uno dei capi, senza far capire al pubblico come sia arrivato a quella posizione.
Forse occorreva un flashback nella sceneggiatura.
Nella lotta contro le macchine fa un certo effetto vedere come alcuni modelli di terminator (T-600), nella caccia agli uomini, cerchino di confondere gli stessi, indossando sopra il loro corpo ‘scheletrico’ (di metallo) degli indumenti umani.
Questa forma di mimetizzazione è già di per sé qualcosa di umano, oppure l’istinto di un cacciatore?
Gli uomini, nonostante la impari inferiorità numerica “hanno una forza che non si può misurare” e resistono e contrattaccano. La forza-resistenza degli uomini, sconosciuta e incomprensibile per le macchine, spinge skynet a creare una macchina simile a un uomo, Marcus Wright interpretato da un Sam Worthington.
L’interpretazione è buona ma ci sono alcuni punti del film poco chiari.
Ad esempio non si capisce come Marcus Wright, che non ricorda nulla del suo passato, riesca a trovare la strada per una delle basi di skynet e come una donna della resistenza s'innamori di lui dopo solo poche ore che si conoscono e per di più solo dopo aver scoperto che Marcus è un “frutto” di Skynet.
Il film dura 115 minuti e forse si poteva girare qualcosa di più per colmare queste mancanze che portano a situazioni frettolose, in modo da spiegare meglio il personaggio di John Connor.
Il film è comunque ottimo nel suo genere ed è davvero apocalittico.
Solo il finale delude un pochino: ci sarebbero potuti essere più Terminator , soprattutto nel combattimento contro gli umani.
L’unico errore grossolano che ho riscontrato è proprio in una delle scene finali: un elicottero in volo vicino ad una esplosione nucleare, non risente dell’urto dello spostamento d’aria e vola indisturbato vicino ad una nube nucleare il cui fungo atomico si sta allargando.
Impossibile, irreale, poco probabile.
Molto bella invece la sorpresa, sempre nel finale, di un nuovo modello, il T-800, ricoperto da tessuto umano e interpretato da un giovane…
Indovinate chi???

Lorenzo Bianco

domenica 7 giugno 2009

CARO CANDIDATO TI SCRIVO...

Caro concittadino,
che ti appresti a candidarti per le prossime elezioni comunali del 6/7 Giugno del 2009,
vorrei ricordarti che, al di là degli spot elettorali e delle dichiarazioni di facciata, il nostro povero paese, Sarno, vive una situazione di forte. disagio e di stasi organizzativa e politica .
Affinché tu prenda coscienza del ruolo delicato e altamente criticabile di cui sarai investito, questo ”povero scemo” vuole aiutarti in qualche modo indicandoti, con tutta la modestia di questo mondo, alcune problematiche che andrebbero affrontate e risolte con la dovuta attenzione e celerità.
Spero che apprezzerai in qualche modo il mio aiuto:

Viabilità
Moltissime strade di Sarno sono un colabrodo di buche e detriti.
Singoli rattoppi non risolvono assolutamente il problema. Anzi. Per non parlare delle enormi pozzanghere che si formano col maltempo da Lavorate fino allo svincolo autostradale creando non pochi disagi e qualche pericolo. Infine la segnaletica stradale e l’arredo urbano:
possibile che in punti nevralgici per il traffico cittadino come Piazza Lago e Corso Vittorio Emanuele non siano ancora state sperimentate delle rotatorie?
Possibile che Sarno sia l’unico paese dell’Agro dove le strade non sono munite di semafori?


Turismo
Questo è un vero tasto dolente.
Ci si riempie la bocca e si scrivono libri su libri sulla storia di Sarno ma quando c’è da valorizzare “realmente” il nostro patrimonio culturale c’è una debacle generale.
Ecco le attrazioni storiche che andrebbero valorizzate e consegnate ad un vero polo turistico:
Museo della valle del Sarno.Vi sono conservati reperti della civiltà del Sarno risalenti all'età del ferro, fino all'epoca romana.
(Quando apre???)
Teatro classico Probabilmente faceva parte di un santuario degli ultimi secoli a.C.. E' stata rinvenuta solo la parte bassa della cavea con sedili in tufo grigio locale con braccioli decorati a figure. L'orchestra e il proscenio del teatro, paragonabile al teatro piccolo di Pompei, risalgono al I secolo a.C. ( Perché non far pagare il biglietto e invitare scuole e turisti con un percorso alternativo a quello “classico” Pompei /Ercolano???)
Torri e cintura murariaLa cinta muraria, di forma triangolare, di cui si conservano molte parti, come lungo il terrazzo di S. Matteo, è interrotta da alcune porte, come quella presso la torre normanna e quella sotto la chiesa di S. Matteo. Sono visibili anche torri a pianta circolare che salgono fino al castello. ( Sono in condizioni pietose!!!)
Castello Risale all'alto Medioevo, purtroppo oggi è ridotto allo stato di rudere. Nelle vicinanze si trovano due torri aragonesi del XV secolo. ( E’ in condizioni pietose!!!)

Periferie degradate
Ci sono alcune zone periferiche che vivono in un limbo di disservizi e disattenzioni da vergognarsi.
Soprattutto alcuni rioni periferici sono stata strozzata da un “imbuto burocratico” degno delle opere di Kafka, soprattutto per quanto riguarda il passaggio di proprietà dei suoli dalla Iacp al Comune di Sarno.
E intanto rimangono le problematiche storiche di questi quartieri: scarsa illuminazione, manto stradale in condizione pietose, giardini incolti, arredo urbano inesistente.
All’alba del ventunesimo secolo la politica ha ancora il coraggio di non interessarsi ai bisogni dei cittadini che votano e pagano le tasse?

Maltempo
Qui è persino inutile parlarne visto che ci sono colleghi ben più bravi del sottoscritto che in questi anni hanno saputo individuare( con inchieste ad hoc) tutte le mancanze e le approssimazioni della messa in sicurezza del Monte Saro e del fiume Sarno.
Ecco un esempio tra tanti:
http://www.colonnarotta.it/Vedi-Sarno
Quindi ci rimane da dire solo questo:
ATTENZIONE,
caro candidato,
qui c’è in gioco la vita di migliaia di persone.
I tempi per le approssimazioni e la superficialità sono finiti.
Io ci penserei bene…
In bocca al lupo!

venerdì 5 giugno 2009

INTERVISTA AI ROSSOMETILE

Rossometile: “The red in the sky is ours”.

I Rossometile rendono il lavoro del recensore di turno arduo ma anche affascinante. Prendiamo il loro nuovo cd intitolato “Terrenica”. Eterogeneo nei suoni e nelle sperimentazioni con un vena progressive che pesca a piene mani dalla illustre decade dei mitici anni 70. Ma questi ragazzi hanno qualcosa in più: la voce angelica ed emozionante della vocalist Angy ed un appeal Pop che di sicuro li poterà lontano.
Non a caso hanno firmato per la My Kingdom Music, un’etichetta che di emozioni ed originalità se ne intende.
Ne abbiamo parlato con il chitarrista e principale compositore Rosario Reina.
Sono curioso di conoscere il significato del nome della band: Rossometile. Un monicker molto particolare. C’è qualche storia singolare dietro?
Responsabile del nome della band sono i miei studi in chimica! Infatti il rossometile è un composto chimico (il termine esatto è rosso di metile) che determina, a un certo valore di pH, una istantanea colorazione rosso intensa in soluzioni acquose incolori. Questa immediata variazione cromatica mi sembrò una caratteristica abbastanza interessante da poter essere associata alla musica che avevamo in mente di fare e così, dopo breve consultazione con gli altri membri della band, scegliemmo rossometile come nome del gruppo. Ci siamo poi resi conto che un nome con una derivazione chimica risulta a molti incomprensibile, tuttavia pensiamo che questa cosa non sia affatto un difetto.
E’ uscito da pochissimo il vostro nuovo album intitolato” Terrenica ” per la My Kingdom Music. Che cosa vi aspettate da questa uscita? Com’è stato il processo di creazione/registrazione delle nuove canzoni?
Il processo creativo è una fase della band che non subisce sosta. I brani di Terrenica sono stati composti ed arrangiati nel 2007 e 2008 ma molti di essi sono derivati da idee risalenti all’epoca del precedente album (2004) in cui non erano ancora giunte a maturazione. Allo stesso modo Terrenica non ha esaurito tutto il materiale disponibile ma ha incluso soltanto quei brani che abbiamo giudicato maturi per essere pubblicati. La fase di registrazione come al solito è stata lunga (circa 3 mesi) un po’ a causa dei nostri impegni lavorativi ma soprattutto a causa della nostra pignoleria nella ricerca dei suoni e nei missaggi finali. Per noi l’uscita discografica con la My Kingdom Music è una sorta di inizio di una nuova era in quanto ci ha permesso di uscire da 12 anni di autoproduzione e passare nel mondo della distribuzione. Siamo consci delle difficoltà che esistono nel veicolare un album molto vario come il nostro, cantato in italiano, all’interno di un circuito metal-oriented, quindi non staremo a contare le copie che venderemo! Ci aspettiamo invece di fare buona impressione agli addetti ai lavori e ai fruitori del circuito in modo da mettere le basi per la continuazione di questa avventura con le nostre future produzioni e a quel punto, magari, anche consolidarci nel mercato.
Perché lo avete intitolato “Terrenica”?
L’inventore del titolo è stato Rino! L’antefatto è il seguente: tutti i brani del cd parlano di argomenti come la vita, il viaggio, le emozioni e ci sono inoltre 2 brani dal taglio storico scientifico che parlano del mistero delle Piramidi in Egitto e dell’uomo di Neanderthal e della sua estinzione in favore dell’uomo moderno. Avevamo l’esigenza di trovare un titolo che racchiudesse tutte queste argomentazione e abbiamo pensato che l’elemento in comune tra le tematiche trattate potesse essere il pianeta Terra di cui abbiamo modificato il nome in Terrenica per rendere la cosa più misteriosa dando l’idea di un pianeta diverso dal nostro, volendo anche immaginario, dove ambientare tutto l’album.
I 3/4 della band provengono da Salerno. La cantante Angy da Nocera Inferiore. Com’è stato confrontarvi in studio per la composizione/realizzazione dell’album. Lo scambio di diverse visioni musicali e di vita è stato uno sprono ulteriore per la composizione dell’album?
In realtà per quest’album le cose sono andate un po’ diversamente dal solito in quanto Angy e Nik si sono aggiunti al gruppo pochi mesi prima di entrare in studio di registrazione, quando, in pratica, tutta la fase compositiva e l’arrangiamento dell’album era già stata conclusa da me e Rino. Però devo dire che provando i brani e poi registrando l’album, ci siamo subito accorti di come le diverse influenze musicali esistenti tra di noi fossero un valore aggiunto per la band in prospettiva futura. Quindi credo che nel prossimo album lo scambio di diverse visioni musicali si sentirà e potrà fare solo del bene alla nostra musica.
Per i Rossometile quali sono gli artisti in campo musicale, letterario e pittorico che possono essere ritenuti degni d’attenzione per espressività soggettiva e originalità al giorno d’oggi? Quali vi hanno influenzati?
Molto bella questa domanda! Ci sarebbe tanto da dire! Oggi la produzione artistica (per nostra fortuna) è vastissima ma spesso latita un equilibrato senso critico che ci permetta di dare il giusto valore alle cose e di sceglierle. Non credo quindi di essere in grado di fare una disamina rigorosa in materia, però posso senz’altro parlarti degli artisti che hanno influenzato e influenzano me! Prima di tutto però tengo a dire che sono fermamente convinto nella possibilità di fusione tra forme d’arte diverse e soprattutto nella capacità di ispirazione che forme d’arte suscitano su altre. Intendo dire che non è affatto remoto che accada che si possa comporre una musica a tema dopo aver osservato per qualche ora i dipinti del Goya oppure che si scriva un testo di getto dopo aver letto un libro particolarmente coinvolgente. Spesso ho vissuto in prima persona questo condizionamento! Per quanto riguarda me posso dire che mi hanno da sempre influenzato cose tra loro diversissime come la corrente letteraria del Verismo con Giovanni Verga e Luigi Capuana e la fantascienza con Jules Verne e George Orwell. L’Impressionismo della pittura di Van Gogh e il Realismo del Goya, la melodia della canzone italiana cantautorale e la pesantezza delle chitarre rock.
Torniamo ancora a Salerno. Discorso concerti. Il circuito provinciale permette a band come la vostra di suonare in locali idonei? Che ne pensate della folta schiera di band rock che dal nulla si stanno imponendo non solo a livello locale? Si può parlare di una scena Rock a Salerno?
La nostra città ha sempre avuto una scena musicale viva e di recente direi soprattutto molto varia. Credo che la maggior parte delle band attive in città siano davvero valide. Negli ultimi dieci anni è inoltre aumentato l’interesse per la musica dal vivo e sono sorti nuovi spazi dove suonare. Quello che ancora manca da noi è l’esistenza di un circuito musico/culturale che faccia da collante tra le varie band, gli organizzatori di eventi e i fruitori degli spettacoli. Tuttavia Salerno è una città che sta crescendo molto velocemente e quindi forse non c’è che da aspettare!
La My Kingodm Music di Francesco Palumbo è un etichetta dalla forte vocazione “estera” e rivolta soprattutto al mercato dark/metal. Come vi ponete nei confronti delle altre band del suo catalogo? Vi considerate degli outsider?
No, degli outsider assolutamente no. Sappiamo di essere diversi dalle altre band del roster della My Kingdom Music e che probabilmente non saremo noi la band che nel 2009 avrà venduto il numero maggiore di dischi per l’Etichetta! Sappiamo però che Francesco Palumbo ci ha scelti per provare con noi ad aprire un nuovo settore di mercato nella sua Etichetta, quindi abbiamo piena fiducia in lui e sappiamo entrambi di dover attendere per valutare i risultati dell’operazione. Riteniamo quindi di non doverci paragonare alle altre band e di non avere neanche bisogno di farlo.
Lo so che è un domanda che a non tutti gli artisti piace sentire ma se dovessi spiegare ad una persona interessata ai Rossometile il vostro messaggio musicale quali parole useresti? Come lo convinceresti a scegliere il vostro cd?
I Rossometile sono difficilmente classificabili in quanto nel loro rock fondono elementi melodici e progressive. Questa estrema varietà non è descrivibile a parole! La musica in generale non la si può spiegare con dei vocaboli perché mentre le parole hanno un senso univoco, la musica ha una connotazione soggettiva! Pertanto non rimane altro da fare che acquistare un nostro album e ascoltarci!
Da “Terrenica” mi sono piaciute due canzoni in pericolar modo: “In viaggio” e “La grande piramide”. Mostrano due anime diverse del vostro stile. Mi sbaglio? Di cosa parlano i vostri testi?
L’ispirazione per i testi passa direttamente attraverso la musica nel senso che è la parte strumentale a suggerirci di cosa dovrà trattare il testo. Nella stesura di un testo l’intento è di far camminare le parole nella stessa direzione della musica. Ad esempio il brano “In viaggio” parla del viaggio come metafora della vita, il viaggio in auto intrapreso a sera per poter pensare durante tutta la notte alla propria vita e ai propri sbagli e per giungere a vedere l’alba delle nuove possibilità, il viaggio per rincorrere le proprie speranze; anche se hai già viaggiato tanto sai che non puoi fermarti perché vuoi continuare a viaggiare. La grande Piramide invece è un brano dal taglio storico/scientifico e tratta sostanzialmente del “mistero” delle tre piramidi di Giza (Chefren, Cheope e Micerino) e dalla Sfinge in relazione al fatto che esse rappresentano una fedele riproduzione del cielo così come si presentava nel 10.450 a.C. La scienza ufficiale ritiene che l’uomo abbia iniziato ad erigere le prime costruzioni in pietra soltanto 5.000 anni fa, ma l’esistenza del complesso di Giza lascia invece supporre che esso sia stato eretto circa 12.000 anni fa! Inoltre le misure interne ed esterne della Grande Piramide (quella di Cheope) evidenziano che essa è la riproduzione in scala del pianeta Terra. Qual è la verità? Quali sono state le tecniche, gli strumenti matematici ed astronomici e le attrezzature utilizzate per erigere il complesso di Giza? E se non fossero stati gli uomini a costruirlo? La verità non è sempre quella che leggiamo nei testi scolastici!
Il momento migliore e quello peggiore nella storia dei Rossometile?
Direi che il momento migliore è senz’altro quello attuale visto che abbiamo un contratto discografico, una band affiatata e un bell’album da promozionare! Di momenti brutti ne abbiamo vissuti parecchi, soprattutto legati ai continui cambi di formazione, però penso che il peggiore sia stato un po’ tutto il 2006 in cui non riuscivamo a trovare uno spazio adatto per le prove e quindi il progetto ha dovuto subire una lunga pausa. Devo aggiungere comunque che anche nei periodi in cui le cose non sono girate per il meglio non ci siamo mai persi d’animo.
Perché non ci raccontate un fatto divertente o singolare legato alla vita da musicista? Ce ne saranno di sicuro tanti nella storia della band?
I nostri momenti divertenti sono in genere legati ai nostri momenti più tragici come ad esempio quella volta in cui durante un nostro concerto il dispositivo wireless a corredo delle cuffie di cui si serve Rino per il ritorno del clic, invece di ricevere il segnale dalle basi, iniziò a captare la frequenza di trasmissione di una vicina pantera della Polizia con i risultati che potete immaginare…..
Grazie mille per la tua gentile disponibilità . A te le ultime parole…
Grazie a te per le tue domande interessanti!
Per concludere diamo qualche notizia sulla band: attualmente siamo proiettati all’inizio del nostro tour di circa 20 date che tra giugno e settembre ci porterà in giro per il centro-sud Italia. Le date al momento programmate sono pubblicate sul nostro sito (http://www.rossometile.it/) e sullo space (www.myspace.com/rossometile). Possiamo anche anticipare che ci sono già alcuni nuovi brani e che il prossimo album conterrà minimo 12 tracce che probabilmente registreremo in due momenti differenti e che, anche stavolta, lavoreremo moltissimo sulla definizione dei suoni sia per ottenere il consueto standard di professionalità sia per tentare di rendere più omogenee le composizioni e definire in tal modo il nostro stile.