sabato 2 gennaio 2010

"2 GENNAIO 2010, COME SONO ARRIVATO A QUESTA DATA?" - DIARIO DALL'AFGHANISTAN PT III


2 Gennaio 2010
Come sono arrivato a questa data?
Il tempo per fortuna sta volando!
E' passato Natale senza rendermene conto.
In Italia questi due giorni sono sicuramente sentiti moltissimo da tutti.
Anche qui qualcuno si e' sforzato di dare una qualche parvenza natalizia, ma la verita' e' che non mi sono accorto di nulla. Forse perchè come al solito ero preso da quello che dovevo fare, ma mi sono ritrovato a oggi senza aver festeggiato nulla.
Allo scoccare della mezzanote ho soltanto scambiato gli auguri con i colleghi che erano con me al lavoro. Molti hanno aspettato la mezzanotte ora italiana per chiamare casa e per festeggiare. In fondo noi viviamo il nostro Natale e Capodanno solo in Patria.
Qui c'e' poco da festeggiare, non perche' si sta male, ma è meglio non pensarci troppo, altrimenti potrebbe arrivare la malinconia, per mancanza di tutti gli affetti e per gli auguri che ci siamo persi in Italia in questo periodo. Ricordo che il 31, di sera, sono andato in palestra alle 21.30 e ci sono rimasto fino alle 23.
Non ero solo e anche per gli altri colleghi-amici non sembrava essere l'ultimo giorno dell'anno. Nemmeno a mezzanotte mi sono reso conto di essere gia' nel 2010 finchè il generale comandante non e' passato nel nostro ufficio a fare gli auguri a tutti. Solo da quel momento ho iniziato a pensarci davvero.
Ho chiamato i miei e la mia ragazza.
Erano felici di sentirmi.
Forse anche per loro non sono state eccezionali queste feste ma per un attimo sono sicucur o di averli resi contenti. Qui il tempo continua a essere strano.
A volte fa freddo, a volte è il contrario. Le mosche aumentano e diminuiscono a seconda del tempo.
Un giorno mi sono stancato di averle continuamente addosso e, con un mio collega ho cercato di eliminarne il piu' possibile.
Nei momenti liberi naturalmente.
Ne abbiamo contate 54 al suolo stecchite in solo 2 ore!
Di sera guardo il cielo e ogni volta credo di non avere mai visto cosi' tante stelle.
Forse perche' in Italia non ne sentivo il bisogno, ma qui ogni sera cerco di trovare la stella polare
per orientarmi e capire dove e' casa.
E ogni volta lo dico alla mia ragazza che cerco quella stella che chiamiamo nostra.
Una sera ho visto 5 stelle cadenti!
Forse anche in Italia se ne vedono così tante ma davvero qui mi sembra diverso.


Sono quasi a un terzo della mia missione, non mi manca molto al giro di "boa".
Pero' davvero non ci penso, in fondo per ora tutto qui è andato spedito.
Mi auguro che sarà così anche gli ultimi giorni...
Meglio non pensarci e affrontare questo nuovo anno con lo spirito dell'anno precedente: determinazione e voglio di fare e andare avanti!
Dentro di me faccio gli auguri a tutte le persone che mi conosco e so che mi vogliono bene nella speranza che loro stiano bene e passino un buon anno.
E naturalmente auguro un buon anno a tutti gli italiani.
A presto!
LEGGI LE PRIME DUE PUNTATE DEL "DIARIO IN AFGHANISTAN" A QUESTI LINK:

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