venerdì 29 giugno 2012

UNA DAMA DI ORIGINI SARNESI ALLA CORTE DEI SAVOIA




Il 10 Dicembre del 2011 la Fondazione Americana dell’Ordine dei Savoia ha organizzato il quattordicesimo evento annuale, intitolato “Il Ballo di Savoia”, svoltosi al prestigioso Metropolitan Club nella città di New York. Durante la manifestazione l’Ordine Civile dei Savoia (da sempre presieduto da Vittorio Emanuele) ha firmato un importante decreto presso la Chiesa di San Patrizio, nominando Gina Biancardi come “Dama all’Ordine in Merito dei Savoia”, con riferimento a particolari benemerenze e sopratutto con facoltà di fregiarsi delle insegne stabilite per tale grado. Il mese di Dicembre sembra davvero portare bene a Gina, professionista italoamericana nata nel Bronx da genitori di origini campane. Un anno prima, presso il Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino a Salerno, la nostra illustre concittadina aveva ricevuto un altro riconoscimento molto ambito e apprezzato: “Il Premio Salernitani Illustri”.
 Insieme ad altre personalità di prestigio del mondo del giornalismo, dell’economia, della cultura (tra gli altri la giornalista e scrittrice Lucia Annunziata, originaria tra l’altro della città di Sarno), Gina aveva ricevuto in dono dal Presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, una medaglia d’oro e una pergamena su carta d’Amalfi, recante in calce le motivazioni del premio. Inoltre era stata definita dal comitato organizzativo del premio, come “una figlia che fa onore alla terra salernitana”.
 “È stato un privilegio e un onore ricevere un premio così prestigioso dalla provincia nativa di mia madre – racconta la Biancardi –. È davvero importante non dimenticare mai da dove veniamo, e rimanere in contatto con le nostre radici, perché sono queste radici che, in gran parte, contribuiscono a quello che siamo oggi e ci tengono ancorati con i piedi ben saldi a terra. Non dimenticherò mai quella splendida esperienza. I miei genitori sono stati felicissimi e questo mi ha fatto molto piacere”.



Fondatrice della famosa fondazione “Casa Belvedere”, situata a Staten Island (New York), la nota imprenditrice da anni si batte per il recupero e la valorizzazione della cultura italiana in terra americana. L’idea portata avanti dal 2008 è quella di creare un vero e proprio polo di diffusione, spaziando dall’architettura alla storia, dalle tradizioni locali al folclore fino ad arrivare alla cucina.
 “Casa Belvedere - afferma ancora Gina – è una fondazione creata per divulgare tra gli italo americani, specialmente dell’ultima generazione, tutto ciò che di positivo si può trovare in Italia cancellando quella falsa immagine che ci vede portatori di attività illecite e mangiatori di spaghetti. La sede della fondazione si sviluppa su più piani e uno di esso ha a disposizione otto stanze dove abbiamo in mente di ricreare un ambiente rappresentativo di ciascuna Regione Italiana per chi si mostrerà interessato a questo progetto. Tutto ciò sarà permanente, quindi con una donazione, ogni regione avrà, per sempre, una divulgazione con sicuri benefici dal punto di vista turistico e di conoscenza. Fermo restando che tutta la casa è totalmente riservata all'Italia confido che non soltanto le regioni contribuiscano, ma che ci sia anche un interessamento da parte del governo italiano.”
I primi passi di questo importante progetto risalgono al 2008, quando Gina Biancardi, già laureata in Architettura al Leham College, acquista una bellissima dimora in stile neorinascimentale toscano, costruita nel lontano 1908. Si tratta di una delle poche ville ancora in piedi a Staten Island dopo le speculazioni edilizie degli anni precedenti. Davanti al Consolato, nelle persone di Maurizio Antoni e Giovanni Favilli, la businesswoman ha presentato il suo progetto che prevedeva diversi interventi di ristrutturazione e riqualificazione.
In seguito i lavori sono stati affidati a degli architetti, sempre di origine italiana: lo studio Rampulla. Con l’apertura nell’Autunno del 2011, la fondazione si rivolge primieramente ai giovani, presentando vari progetti didattici tra cui la scienza culinaria e attrezzando un teatro e un’enoteca di alto livello . Gina non è nuova a queste tipo di imprese: già durante gli anni del College, aveva fondato insieme a John Calvelli della Fordham University i primi club per giovani italoamericani che poi si sono trasformati nel tempo nell’organizzazione Fieri, assurta ormai ad importanza nazionale. Inoltre è madre di tre figlie: Bianca, Giulia e Sofia I genitori di Gina Bincardi, Vito Biancardi e Rosalia D’Angelo, sono originari rispettivamente di Mugnano del Cardinale (provincia di Avellino) e di Sarno.


Dal 1958 sono emigrati negli Usa, ma risultano essere sposati civilmente un anno dopo presso il Comune di Sarno. Oltre a Gina sono genitori anche di Teresa (a sua volta madre di Cristina), maestra di scuola sempre nella città di New York. 

Di recente la coppia italo americana ha festeggiato l’invidiabile traguardo dei cinquanta anni di matrimonio. Ma la loro più grande soddisfazione rimane quella di aver dato alla luce una figlia, che attraverso i suoi tanti progetti e riconoscimenti, mantiene sempre vivo il buon nome del popolo sarnese in terra americana.
“Ora spero di continuare a collaborare con la Provincia di Salerno” – conclude Gina – “confrontandoci su alcuni piani e programmi concreti inerenti Casa Belvedere e che nello stesso tempo possano promuovere il turismo in questa bellissima provincia, nonché scambi culturali e commerciali. Non solo, vogliamo creare un atmosfera a Casa Belvedere che imita quella tipica del Salernitano, cioè creare un ambiente rappresentativo delle particolarità e delle bellezze di Salerno ma anche creare l'opportunità di utilizzare i locali della fondazione per svolgere manifestazioni, eventi, letture, esposizione, programmi, e per celebrare e promuovere tutte le cose tipiche del Salernitano: prodotti, industria, agricoltura, arte, musica, cucina, racconti polari e folcloristici, stile di vita, ecc.”
(Articolo pubblicato originariamente sul periodico cartaceo dell'Agro Nocerino Sarnese "Eventi", Giugno 2012)






giovedì 21 giugno 2012

RIP RICHARD LYNCH (1936-2012)


All'età di 72 anni ci lascia una delle mie più grandi icone horror (e in genere "negative") del cinema americano. Richard Lynch, questo il suo nome, di sicuro non sarà sfuggito, spulciando la foto di cui sopra, ai giovani appassionati di cinema per la sua partecipazione al remake di Rob Zombie "Halloween: The Beginning" (e a quanto pare sarà anche nel nuovo "The Lords Of Salem" sempre che qualche produttore hollywoodiano creda ancora in questo progetto).
Lynch prima di approdare al sodalizio artistico con il rocker americano, ha inanellato più di 160 partecipazioni tra film e serie tv.
Qualche nome? A-Team, Vampire, Invasion Usa, I Gladiatori dell' anno 3000, Generazione Zero, La Signora in Giallo, L'Ultimo eroe, Scanner Cop, Vivere nel terrore e molti altri.
Con quel volto "vampirico" e lo sguardo da assassino seriale, Lynch è stato di sicuro uno degli interpriti più apprezzati del cinema di genere e la sua dipartita lascia interdetti e tristi una schiera sterminata di fan tra cui il sottoscritto.

mercoledì 20 giugno 2012

I CAVALIERI AL NEON SONO PRONTI A INVADERE LE LIBRERIE


Ormai ci siamo quasi! 
Da oggi, 20 Giugno 2012, dovrebbe essere in distribuzione presso le librerie on line e non "Black Sabbath, Neon Knights. Testi commentati", saggio che mi vede nella nuova veste di commentatore e traduttore dei testi dei mitici Black Sabbath di Tony Iommi e Ozzy Osbourne. 
Il libro, come il precedente "Horror Rock, la musica delle tenebre" è pubblicato da Arcana Edizioni.
"I Cavalieri al Neon" sono pronti a invadere le librerie così come evidenziato nella foto di cui sopra da me appositamente assemblata. 
Inoltre segnalo anche un bel articolo di presentazione del libro su Il Mattino di Salerno ad opera del giornalista Luca Visconti.


martedì 19 giugno 2012

BLACK SABBATH NEON KNIGHTS: COMUNICATO STAMPA UFFICIALE


EDUARDO VITOLO

BLACK SABBATH
NEON KNIGHTS. TESTI COMMENTATI

Collana Txt – 16,50 euro – 240 pp.

Scende la notte: tuoni e fulmini squarciano il cielo, coprendo il battito incessante della pioggia. D’improvviso lugubri rintocchi di campane a morto segnano sinistri presagi. Una nera figura si aggira tra le brughiere nebbiose in cerca della sua prossima preda. Ad accompagnare i suoi passi veloci uno dei riff di chitarra più grevi e angoscianti che
siano mai stati composti.
È la fine dell’utopia di pace e amore portata avanti da una generazione di sognatori e idealisti. È l’inizio di un immaginario orrorifico e dark che verrà assimilato e decodificato nel tempo da una legione sterminata di gruppi e artisti.
I Black Sabbath rappresentano il lato oscuro del rock: quello invischiato con la morte, l’occultismo, il gotico letterario, i miti del fantastico e un nichilismo esasperato.
Concettualmente, i temi cardine di buona parte dell’heavy metal. Musicalmente, una dimensione parallela, allucinata e paurosa che a distanza di oltre quarant’anni mantiene intatto il suo fascino proibito.
Neon Knights è un viaggio nella metà oscura dell’uomo e dei suoi ombrosi archetipi, tra guerra, decadenza, apocalisse, avidità, progresso che diventa regresso, abomini della modernità esasperata. Un percorso funesto che, attraverso le liriche dei quattro proletari di Birmingham, disegna scenari di vivido orrore.
Una zona del crepuscolo dove sarà facile perdersi e difficile tornare.

EDUARDO VITOLO
È giornalista freelance, blogger, autore e speaker radiofonico. Tra le sue pubblicazioni Horror Rock. La musica delle tenebre (con Alessio Lazzati, Arcana 2010). Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie cartacee e pubblicazioni indipendenti.

venerdì 15 giugno 2012

SUB TERRA SU TRUE METAL E ROLLING STONE!


Iniziano ad arrivare le prime recensioni di Sub Terra, Rock Estremo e Cultura Underground in Italia (1977-1998) pubblicato di recente da Tsunami Edizioni.
Sono davvero contento di segnalare i pareri super positivi di True Metal (sito dedicato al genere da me più amato) e della gloriosa rivista Rolling Stone con un superlativo articolo di Michele Bisceglia.
Avanti così!

martedì 12 giugno 2012

RYAN BARTEK: SCRITTORE E CRITICO MUSICALE "ON THE ROAD"




Ryan Bartek, Detroit, classe 1981 è davvero un personaggio “sui generis” nel panorama letterario e della critica musicale oserei dire mondiale.
Dopo aver collaborato con alcune illustri riviste dell’universo rock/metal, pubblicato un controverso romanzo e messo in piedi un paio di gruppi, ha deciso di punto in bianco di vivere “sulla strada” come un novello Jack Kerouac, annotando la sua esperienza di squat e destinando il copioso materiale raccolto in giro per il mondo (interviste a gruppi punk e metal, racconti, riflessioni, invettive, aneddoti etc) in alcuni libri in formato ebook, scaricabili gratuitamente dal web.
Nel 2012, nell’era dei social network e degli acquisti in rete,  incontrare un personaggio del genere, che da poca importanza alla carriera e al successo, decidendo di vivere un’esistenza avventurosa nelle strade delle grandi capitali americane e europee, ha il sapore avvincente di un vero e proprio romanzo.
Lascio quindi la parola al gentilissimo Ryan che come vedrete ha idee davvero forti e decise su musica, storia, politica, attualità e molto altro
Buona lettura.

Ciao Ryan. Cominciamo con la tua carriera di giornalista musicale. Hai lavorato per riviste musicali importanti come Pit Magazine e Metal Maniacs. Qual è la situazione del giornalismo musicale in America? E 'in crisi? Qui in Italia è difficile chiamarlo "lavoro" ...

In Usa il giornalismo metal e il giornalismo 'normale' sono morti. I giornali principali non ti assumono a  meno che tu non abbia una laurea conseguita in otto anni e ora questi nuovi programmi universitari stanno insegnando agli studenti come vendere pop up pubblicitari in internet. La maggior parte dei principali giornali comprano storie da organizzazioni come Associated Press o Reuters, e quindi devono eseguire la loro propaganda aziendale. Le corporazioni controllano le informazioni negli Stati Uniti. Al giorno d’oggi quelli che sono appassionati di giornalismo devono fare questo lavoro gratis, perché per loro è un interesse e un hobby. Alcuni accusano Internet per i loro problemi legati al non fare soldi scrivendo, ma questa libertà d'informazione è una buona cosa. Inoltre, l’ heavy metal o il punk rock cosa hanno a che fare col guadagno o con la carriera? Ho messo i miei libri in libera condivisione perché voglio promuovere questa informazione. Se li facessi pagare alla gente allora nessuno li comprerebbe, perché tutti si trovano in condizioni di povertà ovunque tu vada. Per quanto riguarda la mia storia di fondo, ora vi darò un grosso boccone. È importante capire il mio punto di vista. Ho vissuto a Detroit fino a 25 anni, sono stato alcune band, ho suonato centinaia di live, ho scritto per molte zines e pubblicato un libro nel 2005, chiamato "THE BURNING SILENT" che ha ottenuto un certo interesse all'interno dell’underground. "THE BURNING SILENT"  non è giornalismo, è una commedia nera, davvero surreale e insieme un duro commento sulla depressione. Dai 17-20 anni sono passato attraverso un sacco di roba pesante e ho utilizzato quel libro come uno sfogo. Nei primi giorni (nel 2003, 2004) ci sono state edizioni limitate e autoprodotte del libro e venivano vendute agli show. Una di queste copie trovò il ragazzo giusto e una piccola tiratura fu avviata. Il libro è stato pubblicato il 5 gennaio 2005 attraverso la Elitist Pubblications con una tiratura di 300 copie. La settimana dopo è stato ritirato dai negozi locali a causa del suo contenuto. "THE BURNING SILENT" è stato bandito dai contatti aziendali di distributori librari come Borders e Barnes & Nobles, che rifiutarono di distribuirlo (e hanno comprato tutti gli altri titoli Elitist per lo stock di magazzino).
È  grazie a questo libro che ho avuto il lavoro di recensore per Metal Maniacs, dal momento che (l’editor) Liz Ciaverella l’ aveva davvero apprezzato. Era pazzesco, perché praticamente ho avuto zero legami con l'editore. Hanno inserito appena una mezza pagina pubblicitaria GRATIS e una citazione dal primo capitolo sul sito più info di ordinazione.
Era come, "questa cosa è così di culto che non abbiamo nemmeno bisogno di preoccuparci di venderla". Deve essere stato equivalente a una pubblicità da $ 1500.
Così ho scritto a Liz e chiesi se potevo fare qualche recensione, e lei mi lascò libero come un cane arrabbiato in modo da fare ciò che volevo.
In ogni caso, entro dicembre 2006 ero disperatamente infelice con la mia situazione a Detroit così ho lasciato la mia band  grind punk AKA Mabus e scelto la strada come giornalista di viaggio. Nel corso del 2007 sono stato in tutti gli Stati Uniti come reporter per zines e scrivendo un libro sulla metropolitana americana chiamata "THE BIG SHINY PRISON." 
Entro febbraio 2009 ero pronto a lavorare nuovamente come giornalista freelance, ma il crollo di Wall Street ha completamente distrutto il mercato e Metal Maniacs è affondata come molte altre riviste  (così come ogni razionale speranza di ottenere "Prison" pubblicato da un editore). Così ho fatto un tour nazionale in Usa di due settimane mezzo con la punk / funk / weirdo band Downtown Brown come documentarista, filmaker e artista d’apertura in acustico.
Nel novembre 2009 ho deciso di rilasciare "THE BIG SHINY PRISON” come download gratuito in formato PDF. Nel 2010 ho messo tutti i miei album in download gratuito e poi ho fatto un tour in Europa nel 2011 per fare un altro libro simile a "THE BIG SHINY PRISON"  ma ambientato in Europa. Ho completato e rilasciato in Europa il libro “FORTRESS EUROPE” nel febbraio del 2012 e ora sto girando l'Europa.

 

Sei nato e cresciuto a Detroit, una città piena di conflitti sociali e di problemi irrisolti che abbiamo conosciuto qui in Italia con il film di Eminem "8 Mile". È davvero come raccontato nel film? Detroit ha influenzato le tue scelte come scrittore "on the road"?


Sì, è molto simile a “8 Mile”, ma anche peggio. Penso che Eminem sia solo uno scherzo, ma posso ritrovare me stesso in quel film. Mi ritrovo anche in questo personaggio che ha finito per vivere in una roulotte senza speranza, con una macchina rotta, lavorando nelle grandi industrie e tanti miei amici non riescono a scappare da Detroit. C'è molta verità nel film, anche se è una creazione di Hollywood. Sono cresciuto nella città natale di Henry Ford della Ford Motor Company, proprio sul confine ovest di Detroit. L' Est Dearborn confina ad ovest di Detroit e viene chiamato "il piccolo Libano", perché ha una popolazione enorme composta da arabi. Henry Ford era molto razzista e usava gli immigrati arabi per la manodopera a basso costo e per impedire che i neri e gli ebrei si spostassero a Dearborn. Questo è il posto da dove vengo e sono stato anche un lavoratore per la Ford Motor Company, una volta tanto tempo fa. Il liceo pubblico dove ho studiato era il 70 per cento frequentato da arabi  e ci sono stati disordini razziali e lotte per tutto il tempo. Questo è accaduto prima del 9/11. In questo caso preciso che non sono razzista. Sto solo descrivendo la situazione di tensione. Non mi interessa il colore della pelle di qualcuno ma solo le loro motivazioni personali e il loro cuore.

Ho letto il tuo ebook "Fortress Europe" e penso che sia un lavoro monumentale ricco di interviste con molte band  Punk, Hc e Metal estremo, intramezzate da tue riflessioni su religione, politica e società. Dobbiamo considerarlo come un reportage giornalistico oppure un diario delle tue avventure "on the road"?

Il mio obiettivo era quello di combinare il taglio giornalistico con quello sul tipo del romanzo classico da strada. Sono stato ispirato da alcuni ovvi scrittori, ma ho il mio stile e so creare le mie parole. Non prendo per il culo nessuno. "THE BIG SHINY PRISON" è uno studio panoramico sulla controcultura americana che combina il giornalismo underground con il classico romanzo autobiografico da strada (vale a dire Kerouac, Hunter Thompson, Henry Miller, ecc.). Non avendo voglia di plagiare le mie influenze mi sono avvicinato a questo stile attraverso una fusione tra generi, e il risultato è un lavoro che molti hanno considerato un ‘extreme diary tour’. Ormai avevo raggiunto i 25 anni e mi ero reso conto che era il tempo dell’ "ora o mai più", anche perché la mia situazione era disperata a Detroit così nel dicembre del 2006 ho dichiarato tramite un comunicato stampa che avevo  intenzione di imbarcarmi in un non-stop road book per tutto il 2007. Due settimane dopo ho lasciato il mio gruppo AKA Mabus e sono saltato su un Greyhound per San Diego dove sapevo che vivevano alcuni espatriati del Michigan. Poi ho usato quella "comune" come base operativa. Ho lavorato in cucina per due mesi, mettendo da parte ogni centesimo, poi ho vissuto sulla strada per mesi, fino a che sono rimasto al verde. La campagna durò dal 21 dicembre del 2006 al 13 ottoobre del 2007, dopo aver attraversato 32 stati e speso circa 606 ore sui Greyhounds, il tutto mentre intervistavo centinaia di musicisti e artisti. Fortress Europe è stato in gran parte la stessa cosa, anche se è durato solo 78 giorni nel 2011.

Hai deciso di pubblicare tutti i libri in ebook scaricabili gratuitamente dal web. Perché questa scelta? Intanto stai cercando un editore? Come va il mercato degli ebook in America? Qui in Italia non è ancora decollato. ..

Il mercato degli ebook non è più da nessuna parte, almeno credo. Ho messo fuori tutto gratuitamente perché voglio cambiare l’ambiente attorno a me e trovare persone con buone motivazioni e i miei libri spero possano contribuire a creare questa nuova tribù in tutto il mondo.
Spero di creare una rete grande per menti aperte. Una persona non può cambiare il mondo, ma alcuni possono cambiare il loro mondo. In più tutti sono poveri e nessuno ha soldi.
Così “gratis” per me è la strada da percorrere. FORTRESS EUROPE mi è costato 3000 euro. PRISON mi è costato circa 3000 euro. Tutto questo, in download gratuito. Vaffanculo i soldi. Non mi interessano. Si tratta solo di inviare un messaggio, e come io viaggio, questo messaggio viaggia con me e prende vita propria.

Ti considero come un narratore autentico della scena estrema underground. Pensi che il concetto di underground esista ancora nel 2012? Quali sono le differenze principali tra l’underground di oggi e quello degli anni ’80 e ‘90?

Penso che oggi a causa della globalizzazione e di internet siamo più forti che mai prima d'ora. Penso che con spettacoli come Beavis and Butthead e Headbanger’s Ball negli anni '90 la generazione più giovane non ha subito questa separazione dal punk, metal e industrial che c’è stata negli anni '80. Siamo stati tutti più vicini, come una tribù negli anni '90. Poi dal momento in cui le grandi riviste, tv e radio hanno abbandonato il pessimo nu metal e penose band come Nickelback e Creed per lo stile svedese e hanno iniziato a promuovere il metal europeo come la nuova musica rock, questa è stata una cosa grandiosa.
Naturalmente c'è ancora molta merda nel mainstream ma ci hanno consegnato internet e ci siamo spostati in avanti. Penso che ora con movimenti come “occupy” e “indignado” e una sensazione generale di collasso mondiale siamo più forti, perché siamo tutti poveri ed emarginati, degli scarti, ed è evidente che dobbiamo stare insieme e comunicare di più.
Ma ognuno ha le proprie opinioni ed è una cosa buona perché siamo uniti nel cinismo in maniera distopica. Fanculo l’utopia hippie e il flower power degli anni '60. Ora nel 2012 ci uniamo in una reciproca disperazione economica e la diffidenza verso tutto. È molto più reale questo modo.

Conosci la scena extreme italiana? Se sì cosa ne pensi?

Sono un grande fan dell’Italia e ho molti amici italiani! Vorrei dire che sono arrabbiato e sconvolto quando sento la gente che dice cose cattive su come gli italiani siano il terzo mondo d'Europa. Se chiedi la mio opinione io dico che gli europei del nord sono un vero gruppo di scansafatiche mentre in Italia si lavora di più della maggior parte dei paesi che ho visitato. 
La Grecia è un altro luogo che viene rigettato in questa visione da terzo mondo.
Ho visitato Lecce, Venezia, Roma, Bologna, Trieste e Milano. Credo che gli europei del nord potrebbero imparare molte cose dalla vostra cultura. Le città scandinave sono emozionanti come una tavola di legno. Posso essere ubriaco, senza tetto e buttato per le strade di Melendungo ed essere pieno di vita. Mentre da Parigi vorrei solo scappare urlando. 
Ho molti grandi amici nel metal italiano provenienti da Fides Inversa, Repulsione, Grind The Enemy, The Orange Man Theory, Terminvvs, Burning Black, Disease Illusion, 2 Minuta Dreka e Crying Steel. Sono tutte ottime persone! Avete una tradizione magnifica e una vivace cultura artistica. Siate orgogliosi! Grande bravo! (Ha scritto proprio così! Nd Edu)

Quali sono gli scrittori che ti hanno influenzato di più? Hai mai letto qualche autore italiano?

Henry Miller, Lautréamont, Bukowski, Kafka, Rollins, Comic Books, sceneggiature di film, Scorsese, Tarantino, Romero, Jodorowsky, Dostoevskij, Burroughs, Ginsberg, Kerouac, Hunter Thompson. Per quanto riguarda gli italiani, credo che D’Annunzio sia un personaggio interessante e sono un grande fan di Dante. Ho letto molto sulla seconda guerra mondiale e conosco molto bene la vera storia d'Italia di quel periodo e anche la storia generale, politico e sociale dalla Prima Guerra Mondiale in poi fino a quel muro di mattoni di Berlusconi. Ho studiato molto questo periodo perché è il pezzo del puzzle mancante dalla Seconda Guerra Mondiale. Non ci dicono niente nelle scuole americane. Chiaramente io sono contrario a questo tipo di fascismo, ma trovo che  'l’anno del bastone e la carota' di Benito sia speciale per la sua fabbricazione della propaganda. Non si può trovare da nessuna parte nella storia un attore così grande, stile Mago di Oz, come Mussolini. Il suo uso della propaganda senza senso poetico è fenomenale. Anche in questo caso, io sono contro questo gran casino che ha creato. Ecco perché il mio nome d'arte nella nostra grind band Agnostic Sasquatch  è Benedetto Badoglio, che fa riferimento al generale che rovesciò Benito Mussolini dopo la risoluzione dei Grandi. Tanto di cappello ai partigiani.

Nei tuoi lunghi viaggi riesci ad ascoltare dei dischi? Quali ti hanno impressionato di recente?

Ho un ipod da 32 giga  e un sacco di grind e colonne sonore di film. Stranamente, questa settimana ho ascoltato la colonna sonora di Desperado, il film di Robert Rodrigues e anche Frank Sinatra e la colonna sonora di John Carpenter Fuga da New York. Inoltre sto ascoltando i Graf Orlock, una grind band fortemente sottovalutata. L'ex bassista dei Solid Noise mi ha appena fatto ascoltare il nuovo materiale della band ed è killer. Sono in attesa dell’ Obscene Extreme 2012 e solo allora conoscerò le band da ascoltare in futuro. Sarà il più grande concerto di tutti i tempi quest'anno.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Viaggerai ancora in giro per il mondo? Pubblicherai altri libri in ebook? Prima o poi tornerai a casa o la tua vita è ormai dedicata esclusivamente alla strada?

Se sopravvivo fino al 2013, tornerò più forte che mai con una nuova band e una nuova produzione musicale per i prossimi tre anni. Poi sempre la scrittura, anche se sta crollando tutto. E poi forse, se il mondo non salterà in aria farò "A BIG SHINY PRISON" vol 3 in cinque anni o qualcosa del genere. A suo modo dovrebbe essere una trilogia. Tutto è sempre buono. Grazie per l'intervista!
La gente può scaricare tutti gli album di AKA Mabus, Sasquatch Agnsostic, Jack Cassady e tutti i miei libri in formato PDF a questo link:


English version

Hello Ryan. We start with your career by music journalist. You have worked for music magazines like PIT Magazine and Metal Maniacs. What is the situation of music journalism in America? Is it in crisis? Here in Italy it's hard to call it "work" …

In the USA metal journalism and 'normal' journalism are both dead. The major newspapers wont hire you unless you have a 8 year college degree and now these same college programs are teaching students how to sell pop up internet ads on internet stories. Most major newspapers just buy stories from organizations like Associated Press or Reuters, and then run them like corporate propaganda. The corporations control information in the usa. Now those who are passionate about it do this work for free because it is their interest and hobby. Some blame the internet for their problems of making any money from it, but this freedom of information is a good thing. Besides, what does heavy metal or punk rock have to do with earning a career? I put my books out for free because i want to promote this information. If i made people pay then no one would buy it because everyone is in poverty everywhere you go. As for my background story, i will now give you a big mouthful. It is important to understand my perspective. I lived in Detroit until age 25; I’d been in bands, worked on hundreds of shows, wrote for many zines and put out a book in 2005 called “THE SILENT BURNING” that gained some interest inside the underground. “THE SILENTBURNING” is not journalism; it’s a very surrealistic, harsh black comedy & commentary on depression. From age 17-20 I went through a lot of heavy shit & used that book as an outlet. In the early days (like 2003, 2004) there were limited DIY editions I industrial-stapled together & sold at shows. One of these copies made it to the right guy and a small print deal was started. The book was released on January 5th, 2005 through Elitist Publications with a 300 print run. The next week it was pulled from local stores because of its raw content. “THE SILENT BURNING” was blackballed by the corporate contacts at both Borders Books AND Barnes & Nobles, who refused to distribute it (they bought all of the other Elitist titles for warehouse stock). it is because of this book I got the job writing for Metal Maniacs, since (editor)Liz Ciaverella really dug it. It was crazy, because I had zero ties with them – they just took it upon themselves to insert ahalf-page ad for FREE with the cover blown up & a quote from the first paragraph + website/ordering info. It was like, “this thing is so devastatingly cult we don’t even need to bother reviewing it”– and it must’ve been equivalent to a $1500 advertisement. So I wrote Liz and asked if I could do a few reviews, and she just let me loose like a mad dog to do whatever I wanted. Anyway, by December 2006 I was desperately unhappy with my situation in Detroit so i quit my grindpunk band A.K.A. MABUS & hit the road as a traveling journalist. Throughout 2007 I was all over the USA reporting for zines & writing a book about the American underground called “THE BIG SHINY PRISON.” By February 2009 I was ready to tour as a freelance journalist again but the Wall Street Crash completely destroyed the market & Metal Maniacs went down with plenty of others (as well as any rational hope of getting “PRISON”published). So I did two 6½ week national USA tours with punk/funk/weirdo band Downtown Brown as a documentaryfilmmaker/acoustic opener. In November 2009 I decided to release “THE BIG SHINY PRISON” as a FREE PDF Download. In 2010 i put out all my records as free downloads and then toured Europe in 2011 to make another book like TheBig shny Prison but about Europe. I completed and released the europe book FORTRESS EUROPE in February 2012 and am now touring Europe as i write this. I am collecting stories for future journalism and doing a sort of book tour too. Anyone interested in either of these books, “THE BIG SHINY PRISON”& “THE SILENT BURNING” are FREE PDF Downloads here: http://ryanbartek.angelfire.com/blog/.




You were born and grown in Detroit, a city full of unresolved social conflicts and problems that we have known here in Italy with the Eminem movie "8 Mile". Is it really as told in the movie? Describe how Detroit has influenced your choices as a writer "on the road"?

Yes it is much like 8 Mile, but even worse. I think EMINEM is a joke, but i can see myself in that movie. I also was like this character that ended up living in a trailer park with no hope, with a broken car, working industrial jobs and all of my friends unable to escape detroit. There is much truth to it, even if it is a hollywood creation. I grew up in the home town of henry ford from ford motor company, right on the border of west detroit. East dearborn borders west detroit and it is called 'little lebanon' because it has a huge arabic population. Henry ford was very racist and used the arab immigrants for cheap labor and to prevent black people and jews from moving into dearborn. This is where i come from and i was also a worker for ford motor company once long ago. My public high school was 70 percent arabic and there were race riots and fights all the time. This was all before 911 too. Again i am not racist. I am only describing the tense situation. I dont care what someones skin color is only their personal motivations and their heart.



I read your book "Fortress Europe" and I think is a monumental work full of interviews with many of Punk, Hc and Extreme Metal bands, interspersed with your thoughts about religion, politics and society. We must consider it as a journalist's report or a journal of your adventures on the road?

My goal was to combine cutting edge journalism with this classic sort of road novel. I was inspired by obvious writers, but i do my own style and create my own words. I do not rip anyone off. “THE BIG SHINY PRISON” is a panoramic study of American Counterculture that combines underground music journalism with the classic autobiographical road novel (i.e. Kerouac, Hunter Thompson, Henry Miller, etc). Having no desire to plagiarize my influences I approached this through multi-genre fusion, and the result is a work many have deemed an “extreme tour diary.” I’d reached age 25 and realized that it was “now or never,” since my situation was so hopeless in Detroit so in December 2006 I declared via press statement that I’d embark on a non-stop road book throughout 2007. Two frantic weeks later I’d quit my band A.K.A. MABUS and hopped a Greyhound for San Diego where I knew some Michigan expatriates. I then used that “commune” as a base of operations. I’d work a kitchen job two months, horde every penny, then hit the road for months until broke. The campaign lasted from December 21st 2006-October 13th 2007, having traversed 32 states and spending an estimated 606 hours on Greyhounds, all while interviewing hundreds of musicians/artists. FORTRESS EUROPE was much of the same thing, although only lasting 78 days in 2011. Each chapter of each book is almost like a self-contained tarot card, per se…

You have decided to publish all your books in ebook availaable for free download from the web. Why this choice? Are you looking for a publisher? How is the ebook market in America? Here in Italy has not taken off …

The ebook market is not much anywhere I think. I put everything out for free because I want to change my immediate environment and to find good people with good motivations and my books help create this new tribe all over the world. I hope to create a big network and open minds. One person cannot change the world, but they can change their own world. Plus everyone is poor and no one has money. So free for me is the way to go. FORTRESS EUROPE cost me like 3000 euros. PRISON cost me about 3000 euros. All of this, free download. Fuck money. I do not care. It is all about sending a message, and as i travel this message travels with me and takes a life of its own.

I consider you as an authentic narrator of the extreme underground scene. Do you think the concept of Underground still exists in 2012? What are the key differences between nowdays underground and 80s and 90s underground?

I think that today because of globalizatin and the internet we are stronger then ever before. I think with shows like beavis and butthead and headbangers ball etc in the 90s the younger generation did not have this seperation from punk and metal and industrial like there was in the 80s. We combined closer as tribes in the 90s. Then from the time the bigger magazines and tv and radio abandoned bad nu metal and crappy nickelback and creed bands for more of this swedish style and began promoting european metal as the new rock music this did a great thing. Of course there is still much shit in the mainstream b ut They handed us the internet and we moved forward. I think now with things like occupy and indignado and just a general feeling of world collapse now we are stronger because we are all poor rejects and outcasts and this is more apparent that we should stick together and communicate more. But everyone has their own views which is good because we are united in cynicism in a dystopian way. Fuck the hippie flower power utopia of the 60s. Now in 2012 we unite in mutual economic desperation and distrust of everything. It is much more real this way.

You know the italian extrene scene ? What do you think about it?

I am a big fan of italia and have many italian friends! I would like to say that it makes me angry and upset when i hear people say bad things about italians like they are the third world of europe. If you ask me the northern europeans are the real lazy bunch and the italians work harder then most countries ive visited. Greece as well, which is another place also cast into this third world view. I have visited Lecce, Venice, Rome, Bologna, Trieste and Milano. I think the northern europeans could learn many things from your culture. Most Scandinavian cities are about as exciting as a plank of wood. I could be drunk, homeless and broke on the streets of Melendungo and be filled with life. Whereas In Paris, I just want to run away screaming. I have many great comrades in italian metal like people from Fides Inversa, Repulsione, Grind The Enemy, The Orange Man Theory, Terminvvs, Burning Black, Disease Illusion, 2 Minuta Dreka and Crying Steel. Excellent people all of them!! You have a magnifico squat tradition and a vibrant artistic culture. Be proud! Grande bravo!!

What are the writers who have influenced you most? Have you read some Italian authors?

Henry Miller, Lautreamont, Bukowski, Kafka, Rollins, Comic Books, Film Screenplays, Scorsese, Tarantino, Romero, Jodorowsky, Dostoevsky, Burroughs, Ginsberg, Kerouac, Hunter Thompson. As far as Italians, I think D,Annunzio is an interesting character and I am a big fan of Dante. Ive read a great deal on WWII and know very well the actual story of Italy in this period and also the general political and social history from World War One onwards until the Berlusconi brick wall. I have researched this a great deal because it is the missing puzzle piece of the Second World War. They tell us nothng in american schools. Clearly i am opposed to this sort of Fascism, but i find Benito's 'year of the stick and the carrot' is special for its fabrication of propaganda. You cannot find anywhere in history a bigger wizard of oz kind of actor then mussolini. His use of poetic propaganda gibberish is phenomenal. Again, i am against this big mess he created which i why my stage name in my grind band SASQUATCH AGNOSTIC is Benedict Badoglio, referencing the general that overthrow Benito Mussolini after the Grandi resolution. I tip my hat to the Partisans.

In your long journeys you still listen to records? Which ones impressed you recently?

32 gig ipod and lots of grind and film soundtracks. Oddly enough, this week i've been listneing to the Desperado Soundtrack, the Robert Rodrigues film and also Frank Sinatra and John Carpenter's escape From New york Soundtrack. Also Graf Orlock, this highly underrated grind band. The ex bassist of Solid noise just played me the bands new material yesterday which was killer. Im looking forward to Obscene Extreme 2012 and then ill know what bands to check out next. It will be like the greatest concert of all time this year.

What are your future plans? You'll travel around the world yet? Publish more ebooks? Sooner or later you'll come home or your life is now devoted to travel around the world?

If i survive until 2013, I’m coming full force with a new band and music output for the next 3 years. Always writing though, but im dropping everything. And then maybe if the world doesnt blow up i'll do a big shiny prison vol 3 in like 5 years or something. Its got to be a trilogy. Everything good always is. Thanks for the interview! People can download everything here // albums from A.K.A. MABUS, SASQUATCH AGNSOTIC, JACK CASSADY and all FREE PDF Downloads of all books via: http:


sabato 9 giugno 2012

DAN SIMMONS – L'ESTATE DELLA PAURA (GARGOYLE, 2012)


Da diverso tempo desideravo parlare di questo romanzo ma per ragioni indipendenti dalla mia volontà ho sempre rimandato. Causa una nuova edizione in economica del libro (se non erro la quarta ristampa totale e la terza per Gargoyle) colgo l'occasione per parlare finalmente del romanzo “L'Estate della Paura” di Dan Simmons.
Cosa evidenziare del libro che non sia stato già detto? Quali elementi estrapolare dal contesto e che non siano già stati sviscerati a dovere dai tanti recensori e blogger? Sicuramente è riconoscibile lo stile del libro che ricalca in pieno quel “romanzo di formazione” che tanti in Italia hanno conosciuto tramite libri come “It” di Stephen King, “L'Alchimista” di Paulo Coelho fino ad arrivare a “L'Estate di Montebuio” di Danilo Arona, pubblicato sempre da Gargoyle nel 2006. Facile anche individuare il contesto attraverso la sinossi del libro: un gruppo di pre adolescenti vivono a Elm Heaven, piccolo paese agricolo dell'Illinois e dopo aver terminato la scuola, si apprestano a vivere un'estate di giochi e avventure, senza curarsi di un Male antico che si agita “supra e sub terra”, attraverso manifestazioni oltremodo paurose.
Le inquietudini personali dei ragazzi (stanno iniziando a conoscere il sesso, la solitudine, la morte, la vita nelle sue più ombrose sfaccettature) si mescolano mirabilmente a una trama in divenire che a piccoli passi ci mostra un affresco gotico/rurale, che da subito inchioda il lettore alle fitte pagine del libro.
Personalmente ho apprezzato molto il personaggio di Duane. Grassottello, intelligente, sveglio, vive nel seminterrato della sua casa di campagna ascoltando la radio tutta la notte, leggendo libri (uno dei suoi libri preferiti è “Giro di Vite” di Henry James, citazione purissima) e sopportando i fallimenti e le violenze del padre alcolizzato. Semplice individuare in questo vero e proprio “archetipo letterario” un alter ego di Dan Simmons, vissuto in quei luoghi e capace di trasformare le sue passioni (ma anche i suoi traumi) giovanili in una professione di successo.
Altro baluardo narrativo che mi ha colpito è il “camion della raccolta”: non si tratta di un espediente nuovo. Se andiamo indietro nel tempo il buon King (sempre lui!) aveva raggruppato un esercito di tir impazziti e sanguinari nel suo controverso esordio cinematografico intitolato “Brivido” (1986). Ma c'è una differenza abissale tra i camion fracassoni del “Re” e l'inquietante furgone creato da Simmons. Il secondo è un raccoglitore sozzo e maleodorante di carcasse di animali morti.
Cosa c'è di peggio?
L'orrore della morte, intesa come putrefazione, decadenza, vilipendio dei corpi (e il pensiero corre tristemente ai campi di concentramenti di Auschwitz e Dachau, altro “archetipo” che infesta le coscienze di autori presenti e futuri) viene accostato a un rozzo “redneck” chimato Van Syke che dorme in una squallida baracca accanto al cimitero e sopravvive grazie a un lavoro che definire “mortificante” è dire poco. Devo assolutamente precisare che le prime duecento pagine, almeno dal mio punto di vista, sono quelle che mi hanno appassionato di più: tutti i personaggi creati da Simmons vengono delineati pagina dopo pagina ed è un piacere ritrovarsi come per incanto nelle loro esistenze, nei loro pensieri e desideri. Un processo, oserei dire, catartico.
Poi, pian piano, si dipana la trama esoterica e orrorifica del romanzo che di sicuro verrà apprezzata dagli amanti del genere anche perché, ed è un bene precisarlo, “L'Estate della Paura” è pienamente un romanzo horror, che oscilla tra invenzioni lovecrafiane o anche howardiane (mi viene in mente lo splendido racconto “I Vermi della Terra”) e soluzioni tipicamente anni '80/'90 (la quotidianità di un paese di provincia frantumata da eventi soprannaturali che preannunciano sviluppi ancora più negativi e terribili. Il resto lo fanno i riferimenti cinematografici e politici sempre in evidenza e un desiderio di esorcizzare i demoni personali dello scrittore attraverso un affresco vivido di coraggio e resa, terrore e meraviglia, esperienza e rassegnazione.
Infine una mia personalissima visione: ho sempre pensato che certe musiche e certi libri sono legati a parentesi significative del nostro vissuto, ampliandone sensazioni e ricordi. “L'Estate della Paura” è un romanzo connesso indissolubilmente alla stagione calda e ai suoi tempi dilatati e sonnacchiosi.
Ne consiglio quindi la lettura in questa estate ormai alle porte. Vi si dischiuderà un mondo di fantasia e di sogno, tra il “dolce rimembrare” e l'intrattenimento da “Notte Horror”.
Un romanzo che è già un classico.

martedì 5 giugno 2012

EDUARDO VITOLO - BLACK SABBATH, NEON KNIGHTS. TESTI COMMENTATI (ARCANA, 2012)


Sono assolutamente felice e orgoglioso di annunciare il mio prossimo libro in uscita questo mese per Arcana Edizioni: "Black Sabbath, Neon Knights - Testi Commentati". Un ritorno all' Horror Rock letterario, cinematografico e artistico attarverso i testi dei Black Sabbath commentati e tradotti dal sottoscritto. Ci saranno molte sorprese... A presto per i dettagli!

sabato 2 giugno 2012

DANILO ARONA SUI "SUONI DELL'APOCALISSE"


Lo avevamo già annunciato in un precedente post
Il noto scrittore di Bassavilla, Danilo Arona si è occupato dei "Suoni dell' Apocalisse" nella sua rubrica su Carmilla in line, intitolata "La Luce Oscura".
Il titolo dell'articolo è TRAUTONIUM, o dei suoni oscuri di cui consiglio vivamente la lettura.

C'è un passo del contributo di Arona che vi anticipo in quanto sembrerebbe dimostrare la veridicità del fenomeno, direttamente collegato all'onda magnetica provocata dallo Tsunami sul sole

Per dovere di cronaca si può segnalare la notizia, un po' controversa, a proposito di una strana nuvola di fotoni che sta avvolgendo il sistema solare, provocando bizzarri fenomeni di risonanza collegati a quell'incremento di attività solare di cui parlavamo prima. La nube sarebbe diretta responsabile dei suoni per effetto di una gigantesca “elettrificazione” del pianeta. In ogni caso la NASA, la ESA e la National Academy of Science hanno lanciato un'allerta per il 2012 riguardo una tempesta solare senza precedenti. I flussi magnetici, interagendo con la magnetosfera del sole e i campi della Terra, potrebbero causare mutazioni al nucleo, anomali vortici in superficie, mutazioni polari magnetiche, super-tempeste, condizioni atmosferiche instabili, fenomeni tellurici oltre la media quantitativa e anche gli impressionanti suoni provenienti dall'atmosfera e dal sottosuolo capaci di essere uditi da tutti in ogni parte del pianeta.


Infine consiglio anche la visione di questo filmato trovato su You Tube che sembra aggiungere nuovi elementi sulla fenomenologia dei Suoni dell' Apocalisse


venerdì 1 giugno 2012

I FIGLI DI BARUC (PART II)


Scrive il poeta rumeno Valeriu Butulescu:
"Il cannibalismo è sparito, il mondo è progredito. Le persone si divorano solo in senso figurato".

Non la pensano allo stesso modo alcuni cannibali "veri" che di recente hanno fatto irruzione nella cronaca mondiale. Tre casi in pochi giorni che hanno spinto il sito americano "Examiner" a scomodare un'ipotesi bizzarra eppure terrificante: Apocalisse Zombie.

Miami - Kujoe Bonsafo Agyei-Kodie, studente di 37 anni, scomparso da venerdì 22 maggio. Viene ritrovato a pezzi nell'abitazione di un altro studente, tale Kinyua Alexander. A riferirlo è il Baltimore Sun che rivela anche come in seguito a interrogatori della polizia, lo Alexander avrebbe confessato di aver ucciso il suo compagno di stanza per poi mangiarne il cuore e parti del cervello. Il resto era impacchettato in alcuni scatoli in cantina.

Ancora Miami - Sabato 23 maggio, Rudy Eugene, un haitiano di 31 anni, è stato crivellato di colpi dalla polizia mentre nudo, sotto un ponte, stava divorando il volto di un clochard.La vittima è il 65enne Roland Poppo ed è stato aggredito mentre dormiva.

Montreal, Canada - Rocco Luka Magnotta, modello e attore porno di 29 anni avrebbe ucciso e fatto a pezzi un uomo, per poi mettere il video dell'omicidio su Internet e in seguito cibarsi dei resti. Il cannibale è ufficialmente ricercato dall'Interpol. Stando alle ultime indiscrezioni che trapelano dal Canada, sembra che Magnotta non sia rimasto nel Paese ma che sarebbe volato fino in Francia, forse a Parigi. Il livello di guardia è altissimo in Europa, anche perché a quanto pare il cannibale avrebbe annunciato di voler commettere altri omicidi.

Se non conoscete Baruc vi invito a leggere qui

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